• Pubblicata il
  • Autore: Luca
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Lei - Lazio Trasgressiva

ieri mi è successa una cosa travolgente, lavoro in un distributore di carburanti, la barista, dipendente come me non mi degnava mai di uno sguardo, ma ieri..., ieri sera abbiamo chiuso come di consueto e lei ad un certo punto mi chiama chiedendomi se riuscivo a sistemarle una porta di un frigo che non si chiudeva, le dissi che appena chiuso sarei passato da lei e ci avrei dato un'occhiata, dopo aver chiuso entrai nel bar e per evitare che entrassero clienti lei chiuse anche il bar, mi accompagnò dietro nella cucina e mi fece vedere il frigo, io mi abbassai e lei con fare bruto mi prese per i capelli e mi disse che vedeva che le guardavo sempre le tette e che a lei non piaceva, io dissi che mi dispiaceva e che se le dava fastidio non lo avrei fatto più, ma lei disse che me l'avrebbe fatta pagare, io pensai allora a che figura mi avrebbe fatto fare con il padrone ma invece lei mi disse di chiudere gli occhi e di dire mi dispiace ad alta voce, io impaurito per la sua violenza cominciai a dire quello che voleva ma appena aprii la bocca lei mi mise qualcosa di grande dentro, aprii gli occhi e vidi che aveva un cazzo al posto della passera, succhia mi disse e guai se ti rifiuti, e spingeva fino in fondo, io non avevo mai fatto un pompino e sinceramente speravo che finisse in fretta, ma poi lei mi prese un braccio e facendomi anche male mi bloccò sul bancone della cucina e mi disse: adesso slacciati i pantaloni altrimenti ti spezzo il braccio, io obbedii anche perchè mi faceva proprio male e appena slacciati i pantaloni lei con l'altra mano me li calò e disse: adesso ti faccio sentire quanto mi piace farla pagare agli uomini che mi guardano le tette, sul tavolo c'era una bottiglia di olio e lei la rovesciò ungendosi la mano, po mi spalmo in mio buco del culo e in un attimo sento che spingeva con il suo cazzo che era diventato di marmo, io cominciai ad urlare dal male ma lei non si fermava e nel giro di poco aveva sprofondato la sua nerchia fino alle palle, io intanto urlavo ancora e la imploravo di uscire, ma lei mi tappò la bocca con una mano e con l'altra mi strinse le palle all'inverosimile e mi diceva se ti muovi te le strappo, io avevo un male da cane ma lei continuava a sodomizzarmi, sempre più forte ed io quasi non ce la facevo più dal male ma lei ancora di più fino a che non lo estrasse e fece una sborrata talmente forte che sporcò il muro che c'era davanti, io mi accasciai e toccandomi dietro scoprii che sanguinavo e lei tutta felice disse: mi piace rompere il culo agli uomini.

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03/12/2009 17:05

il padrone

Ma chi cazzo è sta' donna, la figlia di maciste, e tu non sei riuscito a liberarti? e poi cosa avrebbe potuto farti da suscitare in te tanta paura solo perchè le sbirciavi le tette? Forse era il barista a chiavarti oppure le tue fantasie da culattone ti fanno immaginare una situazione del genere per avere un attenuante al fatto che ti piace prenderlo in culo

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